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Yoga al Nido Primi Passi
Già dal 1998 il Ministero dell’Istruzione ha firmato un primo protocollo d’intesa con le Associazioni di Yoga, poi rinnovato nel 2015, in cui si riconoscono l’importanza e i benefici dello Yoga come “metodo di sviluppo armonico dell’intera personalità e delle potenzialità del bambino” e se ne incoraggia l’insegnamento nelle scuole.
La magia dello Yoga coi bimbi approda ad Annidolci quando Tata Alice si approccia per la prima volta all’affascinante mondo dello Yoga per adulti e scopre che dietro all’immagine più superficiale e moderna dell’antica disciplina orientale c’è un mare profondo di valori e sentimenti e una visione dell’essere umano molto vicini alle idee pedagogiche e alle convinzioni che hanno mosso fin dall’inizio il suo modo di essere e di guardare ai bambini.
La parola Yoga infatti significa Unione: si tratta di un’idea di interconnessione profonda tra tutte le parti del nostro essere in una visione olistica dell’essere umano dove corpo, mente e spirito costituiscono un tutt’uno armonico ed equilibrato. In questa ottica yogica meravigliosa ogni bambino è visto come una pietra preziosa dalle mille sfaccettature che potrà brillare in tutto il suo splendore solamente ricevendo luce da tutte le direzioni.
Al tempo stesso la parola Unione rimanda a quel legame indissolubile di amore profondo che connette ogni essere vivente o inanimato dell’universo; a partire dal mantra universale ‘Baba Nam Kevalam’ (‘Tutto ciò che esiste è Amore’) l’esistenza di ogni essere è considerata in relazione a tutto ciò che lo circonda: ogni bimbo e adulto, ogni pianta, animale, galassia, semino o granello di polvere sono legati tra loro da un Amore Universale che è alla base di un’autentica educazione etica ed ecologica.
E’ così che decolla nel piccolo nido il progetto ‘Yoga al Nido Primi Passi’ e la pratica quotidiana dello Yoga diventa, a piccoli passi appunto, un preziosissimo strumento educativo, una risorsa di vita per bambini e adulti che mira al raggiungimento dell’equilibrio interiore e dell’armonia con tutto il mondo attorno a noi.
La via verso questa perfezione gioiosa passa, secondo la filosofia yogica, attraverso il corpo e il suo agire; è curioso come lo stesso accada nel bambino piccolo che, totalmente immerso nella sua corporeità, senza la pratica e l’azione del proprio corpo non potrebbe conoscere il mondo e dunque apprendere per diventare grande.
A noi di Annidolci piace dire che lo Yoga si adatta così bene al lavoro coi bimbi perché è semplice, diretto e concreto ma al tempo stesso autentico, ricchissimo e profondo proprio come l’animo e la mente dei bambini.
Quando si porta lo Yoga al nido si intraprende un cammino costituito da una moltitudine di sentieri che coinvolge l’agire educativo a 360 gradi:
facilitati dalla naturale curiosità dei bimbi, dal loro spirito di imitazione e di immaginazione sperimentiamo semplici posizioni legate al mondo naturale (dal fiorellino di loto alla scimmietta, alla stellina) aiutando così i bambini a prendere consapevolezza della propria corporeità ed esercitando il loro equilibrio e la loro elasticità;
ascoltiamo musiche, danziamo e cantiamo entrando, in maniera semplice e spontanea, in un livello di contatto emozionale intimo e profondo;
raccontiamo storie antiche o moderne per veicolare messaggi di pace e amore ed esplorare stati d’animo e sentimenti; impersoniamo gli elementi dell’universo (animali, piante, sassi, montagne, stelle…) per brevissime visualizzazioni che aiutano a sentirsi parte di un tutto;
ci massaggiamo e automassaggiamo (viso, manine, piedini…) imparando a prenderci cura di noi stessi e degli altri con gesti affettuosi e teneri, ci pettiniamo, ci accarezziamo e sperimentiamo la potenza del contatto umano con grandi abbracci;
ci occupiamo delle piante e degli animaletti attraverso gesti di cura e responsabilità come le innaffiature e la preparazione delle pappe per i gattini e gli uccellini.
Sono tanti i giochi di relazione e i momenti di contatto in cui si apprende la condivisione, l’altruismo, l’ascolto e il rispetto degli altri; molto importanti per noi sono i ‘giochi del Soffio’ attraverso i quali si impara a percepire e controllare il proprio respiro: respirando in modo consapevole, si può calmare la mente e giungere a una prima forma di meditazione in cui ci si ascolta intimamente e si inizia a percepire la propria interiorità.
Molto spazio è lasciato alla creatività e alla espressione della propria individualità: le posizioni del corpo possono prendere tanti nomi quanti ce ne suggerisce la fantasia dei bambini e le posizioni delle mani (mudra) costituiscono un linguaggio espressivo che può essere ampliato a volontà, al servizio della nostra immaginazione e voglia di comunicare attraverso il corpo.
Ci sentiamo di dire che lo Yoga, col suo bagaglio di valori antichi, offerto ai bimbi in queste modalità ci aiuta a crescere bambini sereni, equilibrati e felici e a riattivare, negli adulti, capacità relazionali inespresse e la possibilità di guardare al bambino con amore e con occhio complice.
“Educate i piccoli perché un giorno possano contribuire alla creazione di un mondo più empatico, intelligente, puro, sereno” (Tenzin Gyatso)
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